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Arma fuori uso

Started by Gianfra, Monday - 08/January/2024 - 15:00

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Gianfra

Sono (non) felice possessore di una pistola xxxxxx cal. 45acp acquistata nuova nel 2019 in armeria.
Dopo soli 1300 colpi mi ritrovo con una pistola quasi fuori uso, perché la canna viene ammaccata sulla sua  base, dal carrello (per un difetto di mancanza di uno dei due piani di otturazione), constatato e verificato da ben 2 ARMIERI specializzati in armi corte.
Purtroppo solo adesso si rende visibile il danno da attribuire alla fabbrica e sicuramente nell'aggiustaggio tra la canna e il carrello ha maldestramente fresato/molato eccessivamente la zona mancante.
L'importatore mi ha risposto alla mia prima mail che non vuole farsi onere di prendersi in carico di esaminare il carrello, per un elevato costo di trasporto della pistola presso la propia sede.
Poi, per liberarsi dall'impegno mi ha consigliato di far risolvere il problema da un armiere competente, ma avendo già avuto modo di capire che il carrello non può essere riparato perché si dovrebbe apporre del materiale con saldatura andando poi a compromettere i trattamenti termici dell'acciaio.
Io ho già risposto a loro che la soluzione più logica (consigliata dai 2 armieri) sia solo quella della sostituzione del carrello.
Detto questo secondo voi, in questa situazione si può pretendere assistenza "gratuita"?



am

Sfortunatamente il 2019 è 4-5 anni fa, questo vuol dire che il tempo per poter pretendere che il venditore (il venditore e non il costruttore è responsabile della garanzia verso l'acquirente finale) possa onorare la garanzia è scaduto. Bisogna capire se ci sono garanzie accessorie del venditore e/o del costruttore, se non ci sono non sarà possibile richiedere l'intervento in forma gratuita.
Cosa dice l'armiere che ha venduto l'arma? Come giustifica il difetto? E' disposto almeno a riconoscere uno sconto su un intervento di questo tipo?

Gianfra

Am grazie della tua celere risposta, si purtroppo trascorso tutto questo tempo certamente non mi favorirà di certo!
La cosa che più mi irrita e la totale consapevolezza che trattasi di difetto di costruzione, tutti e due gli armieri sono rimasti sbalorditi dallo spazio mancante tra canna e carrello!!
Ma per esempio, se io compro in concessionaria una macchina nuova e dopo 5 anni e 20000 km si rompe il cambio, solo magari perché una sede di un cuscinetto (del cambio) era stato fuso male in "fabbrica", ovviamente dopo tutte le verifiche del caso chi paga sempre l'utilizzatore?
In attesa di avere risposta dall'importatore, per la richiesta di sostituzione del carrello, vedrò di sentire prima di tutto un mio legale di fiducia e poi successivamente portarla in visione all'armeria dove la comprai!


Antonio PR

Buonasera a tutti,
senza entrare nei meandri della normativa vigente (modificata di recente), vorrei aggiungere che quando i difetti dei prodotti siano tali da compromettere la sicurezza del loro utilizzo, è il produttore che è tenuto a garantirli.
Purtroppo è evidente che i termini della garanzia di legge (24 mesi) sono scaduti e pare che l'importatore non intenda farsi carico del problema.
Si potrebbe tentare di contattare il costruttore perché i costruttori (e i venditori) possono prevedere, come forma di cortesia verso i clienti, la Correntezza Commerciale. Se riconosciuta, si traduce in un intervento di riparazione "agevolato" (non è detto che sia completamente gratuito) anche dopo la scadenza della garanzia ufficiale.  Non è obbligatoria e viene applicata a discrezione (del venditore o del costruttore) ma è auspicabile che nel caso di un evidente difetto ascrivibile al costruttore, quest'ultimo intervenga.
Cordiali saluti.

Gianfra

Allora questa è la risposta dell'importatore Italia della mia pistola.

Buongiorno Sig. Gianfranco,
come le dicevo, è impossibile farle un preventivo, senza visionare l'arma. Quindi deve, necessariamente, spedircela indietro.
I costi del trasporto sono consistenti, le costerà, soltanto l'andata e il ritorno, un minimo di 100 € (non calcolando poi, se l'armeria a cui si appoggerà per l'andata, chiederà dei costi amministrativi).
Valuteremo, indipendentemente da quello che le hanno detto i suoi armaioli di fiducia, se il carrello è riparabile o meno (abbiamo un tecnico molto competente e, collaboriamo, con un saldatore che fa lavori di precisione).
Diversamente, se il carrello non fosse riparabile, in magazzino, ne abbiamo soltanto uno sabbiato inox che, deciderà lei, a suo tempo, se le potrà andar bene ugualmente o meno.
Tutti i lavori che verranno effettuati sull'arma, saranno a pagamento, essendo l'arma fuori garanzia.
Prima di procedere, ovviamente, le formuleremo un preventivo e ci comunicherà lei se ripararla o no.
Tenga presente, come le ho spiegato prima, che i costi del trasporto, indipendentemente da quello che deciderà di fare, sono intorno ai 100 €.
Attendo un suo gentil riscontro.

Praticamente me la dovrei riparare io! Forse spenderei meno!
Che mi consigliate?

am

#5
La mia modesta opinione è che a questo punto ti converrebbe fare il seguente ragionamento:

1) La pistola è di particolare pregio/costo/prestazioni da giustificare la riparazione/sostituzione della parte fuori specifica?
2) Se la risposta alla domanda precedente è NO allora demolizione, spostamento in collezione o vendita con sostituzione con una pistola di pari o superiore fascia.
3) Se la risposta alla domanda precedente è SI allora consiglio di saltare tutte le trafile e ordinare direttamente dall'importatore attraverso armeria il carrello di ricambio (sempre che sia della stessa finitura dell'arma o che non importi di avere un duo tone), metterlo in denuncia come parte essenziale e sostituire, in aggiunta smontare dal carrello vecchio tutti gli elementi di ricambio (mole, percussore, estrattore etc) e tenerlo come parte.

Secondo me questo è il giro meno impegnativo, non tentare la riparazione, sopratutto con un importatore che risponde in questo modo che non è sintomatico di affidabilità.

Gianfra

Am più che altro sarebbe da cederla in permuta all'armeria dove l'ho acquistata, poi aspetterei che,  dopo un pò di tempo trascorso mi chiamassero per lamentarsi dello stato in cui versa!
Ma dopo rischierei qualche azione legale dalla controparte?
Comunque potrei cedere tutto tranne il carrello, almeno per rientrare di una minima spesa.
Aspetto che e se mi risponda il costruttore e l'importatore europa di tale marchio, solo per curiosità!
Ti aggiorno Am saluti Gianfranco

am

Solo per curiosità, mi sai dire il modello di questa arma? Non sarà mica una KORTH o una wilson combat da 5000 euro. 

Non la venderei sapendo che è difettosa, primo perchè è immorale, secondo perchè non ne vale la pena di fregare qualcuno per qualche centinaio di euro per poi prendersi la briga di dover far fronte alle possibili recriminazioni della parte acquirente. Per verificare quale è la tua posizione in caso di vendita di un bene evidentemente difettoso ad un altro privato ti rimando a questo interessante articolo.

http://www.studiolegalegiovannilongo.it/2022/06/14/garanzia-nella-vendita-usato-privato-privato/

Inoltre non sono del tutto sicuro che tu possa vendere tutto tranne il carrello essendo esso parte ESSENZIALE di arma. Per lo schedario del ministero dell'interno adesso esiste tutta l'arma e non le sue parti fondamentali, per vendere separatamente le parti fondamentali è possibile che l'arma vada legalmente demolita e in questo caso andrebbe consegnata al cerimant.

Forse posso darti qualche indicazione in più ma sarebbe utile sapere marca e modello per capire se esistono altre possibilità.

Antonio PR

Buonasera a tutti.

Nelle vendite tra privati è possibile vendere un bene difettoso senza incorrere in azioni legali, a condizione che si realizzi almeno uno dei due casi seguenti:
1) la garanzia sia espressamente esclusa (ad esempio con la formula "visto e piaciuto");
2) l'acquirente sia a conoscenza dei difetti. Anche nell'articolo dell'avv. Longo è precisato: "Il secondo caso in cui non opera la garanzia è quando i vizi erano conosciuti o conoscibili dall'acquirente.".

Nel primo caso l'acquirente accetta passivamente le eventuali conseguenze. Nel secondo caso il venditore agisce in modo più trasparente (evitando le eventuali "maledizioni" postume dell'acquirente inconsapevole).

Cordiali saluti.
Antonio

Gianfra

#9
Parlando di garanzia con prodotto nuovo: io acquisto un qualsiasi articolo e per esempio un trapano (nel mio caso una pistola) e solo dopo alcuni anni di minimo uso, viene riscontrato un grave difetto di fabbrica procurato senza ombra di dubbio dal costruttore, che causa la possibilità di inutilizzo del bene e ne pregiudica anche la sicurezza del prodotto.
Nei meandri delle leggi o normative italiane, praticamente non si potrebbe procedere per le vie legali nel tentativo di far riconoscere  al fabbricante le sue responsabilità di aver commercializzato un prodotto nato con vizi "nascosti"?
Quindi se così fosse il costruttore non avendo timore o rischi, si  troverebbe la strada spianata e in discesa nel risparmiare sulla qualita, potendo poi non operarsi più di tanto, nel verificare almeno i minimi standard di fabbricazione?

am

#10
Sfortunatamente è così, nel senso che la garanzia legale dura un certo tempo ed è a carico del venditore. Si presume che in quel tempo l'utilizzo fatto del prodotto sia sufficiente a far emergere i vizi.
Molti produttori hanno uno standing proprio e offrono garanzie supplementari, nel campo delle armi in questo paese è ovviamente molto difficile però gestire la questione, spostare le armi è buracraticamente difficile, se l'arma è importata allora mandarla alla fabbrica è costoso perchè bisogna chiedere una serie di permessi etc, etc.
Se vuoi evitare simili problemi in futuro i miei consigli sono:

1) Compra armi nazionali da produttori o assemblatori rispettabili che possono essere raggiungibili facilmente. Se ti si rompe un pezzo su una pistola beretta in produzione sarà facile trovare il ricambio o rimandarla in fabbrica.

2) Compra armi su una piattaforma standard, se compri un AR-15 standard poco importa se ti si rompe un tenone dell'otturatore, qualsiasi armeria potrà trovarti 10 teste di otturatore di tutte le marche della qualità o del prezzo che vuoi.

3) Evita armi particolarmente esotiche con poco supporto, vanno bene per essere collezionate non per essere usate intensivamente.

4) Evitare roba che da nuova costa troppo poco rispetto a quello che dovrebbe essere, una 1911 da 450 euro nuova non è detto che sia stata prodotta con tutti i crismi di una produzione industriale affidabile.

Detto questo ti consiglio di non perderci il sonno, potrei raccontarti di "inculate" che ho visto che non ne avresti idea. Fino a quando si tratta della pistola da portare in poligono va anche bene, quando si tratta di roba che usi da lavoro e sulla quale ci devi fare reddito allora li davvero si inizia a doversi disperare.

Senti questa: Anno 2014, acquistiamo un camion con carrellone usato da un rivenditore del nord italia, ricondizionato in ottime condizioni (a suo dire) a un prezzo anche elevato per un usato, garanzia del venditore su ogni difetto fino a 24 mesi. Sei mesi di utilizzo ed esplode il motore per un difetto valvolare noto su cui è stato anche operato un richiamo obbligatorio dalla casa madre che questo specifico camion non ha fatto e che il venditore non si è premurato di controllare. Il sistema del circuito pneumatico dei freni fallisce dopo 8 mesi, le sospensioni pneumatiche del carrellone falliscono dopo 10. Il venditore ci manda a cagare e dice che della garanzia non gliene frega un niente, neanche il tempo di mettere dentro l'avvocato e di iniziare un contenzioso civile che il venditore fallisce e fatti due conti non c'è nulla da recuperare. Costo delle riparazioni, circa 50000 euro, nessuno ci ha perso il sonno, su 10 macchine che compri una (anche nuova) darà dei problemi di questo tipo e fa parte del gioco e il business lo devi tarare per compensare questi eventi che sai che capiteranno.

Quindi non perderci il sonno per una cosa così e non arrabbiarti troppo, sono cose che capitano e fanno parte del gioco.

Inoltre:

Nei meandri delle leggi o normative italiane, praticamente non si potrebbe procedere per le vie legali nel tentativo di far riconoscere  al fabbricante le sue responsabilità di aver commercializzato un prodotto nato con vizi "nascosti"?

Il fabbricante potrebbe essere un soggetto estero che delle leggi sul consumo italiane se ne può infischiare tranquillamente. Inoltre il tuo "fabbricante" potrebbe  essere solo un assemblatore o fare solo la finitura o il rebranding, nel mondo delle armi poi è comunissima questa cosa, dove dovrebbe interrompersi la catena della garanzia se si dovesse andare al fabbricante. Se le lavorazioni e i trattamenti sono ok ma ad esempio c'era un problema con un semilavorato, la mescola dell'acciaio o dell'alluminio era fuori standard perchè ci stava uno 0.002% di zolfo in più del dovuto, chi deve onorare la garanzia? Il produttore o l'anonima fonderia che aveva fatto il semilavorato o il billet. Per questo si taglia la testa al toro e si dice che è il venditore a farsi carico della garanzia. 

Gianfra

Stasera sento il legale e vediamo se si possa fare qualcosa!

Gianfra

#12
Aggiornamento
Il mio legale mi ha assicurato senza ombra di dubbio, solo nel rigoroso caso che il danno sia stato fatto dal fabbricante (facilmente verificabile perché ancora provvisto di sua brunitura inequivocabile), vengono automaticamente a mancare le condizioni  di contratto di vendita applicate al mio acquisto del 2019.
In questo mio caso la normativa non riconosce più lo stato di prodotto conforme alle specifiche di fabbrica, di vendita e di "sicurezza" e si applica una garanzia di 10 anni entro quale si può richiedere la riparazione o la sostituzione completa di tutto il prodotto.
Vediamo che succede con l'armeria!

am

Non penso sia così francamente.

Esiste l'articolo 1669 del c.c va parla solo di cose immobili, il tuo avvocato si riferisce sicuramente al  Dpr 224/88, secondo me non hai spazio di manovra perchè il difetto di fabbrica deve pregiudicare la sicurezza del bene  e deve aver provocato un danno. Ora tu devi dimostrare che la pistola è non sicura da usare, per le armi questo è molto difficile visto che la tua pistola ha superato una bancatura con sparo forzato a pressione maggiorata quindi la sua sicurezza è confermata da un ente terzo.
Se poi ci hai sparato anche solo 1 cartuccia ricaricata campa cavallo, inoltre bisogna passare dal giudice per il riconoscimento del danno di cui all dpr citato.
Sei sicuro di voler iniziare una azione legale forse da decine di migliaia di euro per una pistola che non vale tanto.
Se ti fosse esplosa in mano cagionandoti un danno capirei ma senza una tale evenienza ci penserei due volte.

Saluti