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Preavviso di diniego

Aperto da Hermes, Sabato - 02/Dicembre/2023 - 16:57

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Hermes

Buongiorno, ho fatto richiesta di primo rilascio di porto armi sportivo diversi mesi fa, ad oggi mi arriva un preavviso di diniego indicando come motivi ostativi due denunce di circa dieci anni fa, quando ero appena maggiorenne.
La prima per ricettazione e la seconda per porto abusivo di armi (coltelli e pistola aria COMPRESSA), ho fatto richiesta visura degli atti e risulta che sono stato assolto per la denuncia di ricettazione per mancanza di prove, invece il reato di porto abusivo armi é passato in prescrizione ed é stata solo ordinata la distruzione degli oggetti che mi vennero sequestrati, quindi ora devo mandare una lettera di risposta alla questura con le mie motivazioni, per il reato di ricettazione posso dichiararmi innocente,essendo stata dichiarata la mancanza di prove, ma per la questione del porto abusivo non saprei, siccome prescrizione non vuol dire innocenza. Qualcuno saprebbe aiutarmi su come impostare la lettera di risposta con le mie motivazioni per la questura?
Vi ringrazio anticipatamente.
Un saluto.

maurizio piccolo

Credo tu debba passare dalle mani di un avvocato per una riabiitazione e tu non possa fare tutto da solo. Scrivimi in ogni caso una mail a info@auda.it e staff@auda.it metti tutti e due gli indirizzi perchè certe volte rimanda indietro per casella piena. Sento un avvocato dell'associazione e ti faccio sapere. Maurizio Piccolo

am

Essendo che, da quanto ho capito, non c'è stata alcuna condanna definitiva ma una assoluzione per insufficienza di prove (sempre che non si sia fatta confusione con un non luogo a procedere) e una intervenuta prescrizione allora non è possibile richiedere l'applicazione dell'istituto della riabilitazione che può avvenire solo in presenza di una condanna definitiva. Potrebbe essere che l'unica strada possibile sia l'apertura di un contenzioso al TAR, la questura fonderà il diniego sull'ultimo comma del 43 e sull' 11 del TULPS. Il punto su cui si dovrà fare leva in un eventuale ricorso sarà la risalenza nel tempo delle contestazioni facendo attenzione a sottolineare la mutazione degli eventi e la scarsa rilevanza del pregresso rispetto all'attuale situzione del richiedente. Il fatto che le denuncie non abbiano portato a una condanna aiuta ma non elide il fatto storico, solo una sentenza di assoluzione con formula piena può in astratto avere valenza massima in sede di giudizio amministrativo, una insufficienza di prove è comunque meglio di una prescrizione (meno che neutra per il TAR) o di una oblazione (che addirittura cristallizza il fatto storico). Insomma, rispetto alle centinaia di sentenze che ho analizzato nel tempo ci sono i presupposti per riuscire presso il TAR, ricordando che comunque la pubblica amministrazione in questo ambito gode di ampia discrezionalità che si riduce solo nel caso in cui la decisione di diniego infici un bene giuridico di valore elevato (si pensi al diniego a chi ha trovato lavoro come guardia giurata e quindi vede inficiata la sua capacità di fare reddito) cosa che non si applica al porto per uso sportivo.
Spero di aver ben descritto quella che ritengo essere la situazione secondo la mia esperienza