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Detenzione munizioni

Aperto da Shiloh, Mercoledì - 28/Maggio/2025 - 10:44

Discussione precedente - Discussione successiva

Shiloh

Salve a tutti.

Sono a porvi una questione sollevata da un mio caro compagnio di tiro Andrea:

Premetto che lui è un tiratore di lunga data e per quanto mi riguarda è di autorevole attendibilità...ma passiamo al dunque. Mi ha raccontato che la settimana scorsa ha ricevuto a casa un controllo da parte dei carabinieri, i quali si sono subito agitati nel momento in cui hanno riscontrato la mancaza di 100 munizioni da arma corta (come da sua denuncia). Lui si è prontamente giustificato dichiarando di averle scaricate 2 giorni prima in poligono (presentando pure la ricevuta del TSN) e che si era solo dimenticato di reintegrarle. I due carabinieri presenti non ne hanno voluto sapere dicendo che "quello che c'è in denuncia deve corrispondere esattamente a ciò che è presente nell'armadio blindato" alzando un po' i toni e di fatto intimorirlo. Insomma, dopo 5 minuti di discussione accesa i carabinieri mollano l'osso e si congedano dicendo che "per questa volta non succede nulla, ma la prossima...".
Se è vero che non va mai denunciato il consumo di munizioni (e quindi tantomeno giustificarne lo scarico) è giusto ritenere il comportamento dei carabinieri un eccesso di zelo?? A voi l'ardua sentenza.


am

#1
Ancora con questa questione, e sempre i carabinieri.

Circolare - 557/PAS.10611-10171

Il ministero dell'interno si è premurato di mettere un punto fisso alla questione. Il reintegro non va denunciato ma neppure il decremento. La circolare è chiara ed è pure fonte di diritto (a differenza di molte circolari)

la questione riguarda il primo comma dell'articolo 58 der REG regio decreto TULPS.

"La denuncia è fatta nelle forme indicate dall'art. 15 del presente regolamento e deve contenere indicazioni precise circa le caratteristiche delle armi, delle munizioni e delle materie esplodenti; con le stesse forme deve essere denunziata qualsiasi modificazione nella specie e nella quantità.
"

L'interpretazione letterale sarebbe corretta nell'intendere che bisogna denunziare il decremento, però il ministero dell'interno (emanatore del decreto in questione) ha fornito una interpretazione autentica (termine giuridico con il quale si designano degli atti o documenti che forniscono la corretta interpretazione di una legge perchè prodotti dall'organo che quella legge l'ha scritta) nella quale si specifica che la RATIO è quella di sapere il numero massimo delle munizioni detenute da un individuo e che egli non è obbligato a reintegrarle.

Ripeto, questa circolare è viincolante per le forze dell'ordine e pure per la magistratura a differenza delle circolari che interpretano leggi NON emanate dal ministero che le stila.

Fa bene ricordare il perchè questa circolare è stata stilata (motivo scritto nella circolare stessa), perchè una persona era stata attinta da un decreto penale di condanna per non aver denunciato il decremento di munizioni. Quindi la circolare stessa è una risposta a un caso concreto e si traduce essenzialmente in questo modo "Ragazzi, abbiamo sentito che qualcuno che svolge compiti di polizia sociale denuncia la gente perchè hanno meno munizioni di quante in denuncia. Per favore basta che da una vita spieghiamo che non si fa così e che se si facesse così gli uffici non farebbero altro che recepire denuncie di decremento munizioni. Non serve grazie, adesso non fatelo più per favore."

Quindi il comportamento dei carabinieri non è un eccesso di zelo, è un comportamento inutile dettato da un evidente errore di diritto . Il suo amico avrebbe dovuto produrre il parere del ministero così da eliminare l'errore di diritto , ovviamente con tutta la calma del mondo perchè i poveri carabinieri non possono essere esperti di legge e giurisprudenza perchè non rientra nelle loro competenze e quindi è comprensibile che possano sbagliare su tematiche così complesse.

Shiloh

Preciso e conciso.

Inoltre vorrei sottolineare che in tutti i controlli che hanno fatto a me nel corso degli anni mai è emersa la questione del reintegro obbligatorio. Preciso che il mio amico Andrea è sotto la mia medesima questura, quindi non si spiegherebbe la differenza di trattamento.

am

Attenzione, l'ufficio armi è quello della questura (o commissariato) però il controllo può essere delegato oppure di competenza dei carabinieri a seconda di quale ufficio gestisce il territorio, ad esempio i carabinieri possono ricevere la richiesta di rilascio/rinnovo porto d'armi ma poi la girano alla questura. Quindi è possibile che i controlli li facciano organi diversi (PS per chi è di competenza diretta questura, carabinieri per chi è sotto competenza diretta carabinieri), di solito le diverse entità non si parlano, anzi dirò di più, anche all'interno dello stesso ufficio, diversi agenti possono avere idee e interpretazioni differenti. A volte le cose vengono rinormalizzate nello stesso ufficio ma quando cambia il personale  di solito le cose ricominciano a divergere.

Per questo è importante che il singolo possessore/praticante sia istruito sulla legislazione e sulla giurisprudenza corrente perchè così non solo può difendersi come nel caso in oggetto, ma può anche evitare di seguire consigli che esulano dalla legalità. Esempi pratici dell'ultima affermazione, questura che non accetta la denuncia dei 308 e dei 300 win mag perchè li conta nel numero delle munizioni a pallini da caccia (ma quando mai), carabinieri che si rifiutano di accettare denuncia caricatori alta capienza (non aiuta il fatto che il loro software non sia predisposto), questura che apre l'ufficio armi solo su appuntamento e con due settimane di attesa e dice di mandare la denuncia via mail intanto e che va bene anche se non si manda via PEC (assolutamente no).

Quindi, si può sbagliare anche a seguire delle politiche più permissive proprio perchè il controllo può avvenire anche da entità diverse dall'ufficio nel quale si denunciano le armi, uno dei casi più rappresentati in tribunale sono le denuncie della GDF che fanno il controllo armi durante le perquisizioni per reati nei quali sono specializzati e in questi casi se ne vedono di tutte: I 7,65 browning (denunciati) diventano munizioni da guerra, i cannochiali diventano parti di arma e vanno denunciati, i pallini dell'aria compressa diventano munizioni non denunciate e così via.

Amministratore e fondatore

CIRCOLARE DEL MINISTERO

L'uso delle munizioni, quindi il decremento di esse in rapporto alla denuncia non va dichiarato.
Dica al suo amico di stamparsi la circolare e di farla avere agli intraprendenti agenti.
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